Hazbin Hotel e il suo clamoroso successo

Hazbin Hotel

Il 19 gennaio 2024 è sbarcata su Amazon Prime video una serie animata intitolata “Hazbin hotel”, che ha raggiunto in pochissimo un successo globale clamoroso

“Hazbin hotel”, con poche semplici mosse, sembra aver rivoluzionato a suo modo il panorama dell’animazione contemporanea, e del concetto di “ortodosso” e “adatto ai bambini”. In che modo?

Cos’è “Hazbin hotel” e da dove viene?

“Hazbin Hotel” è una serie animata statunitense del 2024, creata dall’animatrice, regista e produttrice Vivienne Medrano.

L’episodio pilota, pubblicato su YouTube il 28 ottobre 2019, è stato realizzato interamente da animatori freelance ed è stato finanziato dai follower della Medrano. Esso ha totalizzato 32 milioni di visualizzazioni in 6 mesi, e nel mese dell’uscita della serie ne contava 100 milioni.

La serie venne acquistata dalla A24 e Bento Box Entertainment, che ne annunciarono l’uscita per l’estate del 2023, poi posticipata al 19 gennaio 2024 come serie originale di Amazon Prime. Dalla serie è stato tratto uno spin-off di due stagioni, “Helluva Boss”, in streaming su YouTube dal 31 ottobre 2020.

“Hazbin Hotel” racconta le avventure di Charlie Stella del Mattino, principessa dell’Inferno in quanto figlia di Lucifero e di Lilith (la prima moglie di Adamo, che, secondo l’ideologia pagana, negò la propria sottomissione al marito e venne sostituita da Eva), alla ricerca di un modo per “riabilitare” e redimere le anime dei dannati, così da permettere loro di entrare in Paradiso. Non a caso, il nome “hazbin” deriva dall’inglese “has been”, che tradotto in italiano sta per “è stato”, ad indicare dunque un processo in divenire.

Hazbin hotel e la delicata questione del “merito”, del buono e del cattivo: Lucifero

Il tema centrale che distingue “Hazbin hotel” dalle altre opere a tematica simile, è senza dubbio la discriminazione tra l’anima buona e l’anima cattiva: cosa serve per decretare che un’anima meriti il Paradiso, mentre un’altra l’Inferno? Chi è che decide e con quale criterio? La risposta a questa domanda non è chiara, e molto probabilmente sarà il fulcro fondante della seconda stagione, ancora in produzione.

Andando ad analizzare i personaggi principali, gli eroi e i villain, possiamo comprendere come mai il tema del “merito” è trattato tanto originalmente e realisticamente in “Hazbin hotel”. Innanzitutto, uno dei protagonisti degni di menzione è decisamente Lucifero, l’angelo caduto a tutti noto. Nella serieLucifero è rappresentato come re dell’Inferno sì, ma anche come un padre amorevole, con tante paure e insicurezze, ma soprattutto con un forte senso di protezione nei confronti della figlia, Charlie.

Ma da cosa è scaturito questo estremo senso di protezione? Niente meno che dal trauma generato dalla caduta di Lucifero dal Paradiso, a causa dei suoi ideali utopici e dei suoi “sogni irrealizzabili”, ritenuti atti di superbia, di tracotanza. Una lettura decisamente nuova della leggendaria figura dell’angelo caduto. Un’altra teoria interessante su Lucifero, vede quest’ultimo come la rappresentazione dell’uomo odierno depresso e disilluso, che reagisce alla sua salute mentale instabile ostentando un’allegria e una sicurezza fasulle davanti a chi gli sta intorno.

Hazbin hotel e la delicata questione del “merito”, del buono e del cattivo: Adamo

Un altro personaggio che, in opposizione a Lucifero, è la personificazione vivente dell’ingiustizia divina in “Hazbin Hotel”, è Adamo, il primo uomo. Nella serie, egli (ritenuto meritevole del Paradiso) è il capo degli angeli esorcisti, incaricati dai serafini di operare uno sterminio di massa dell’Inferno una volta all’anno, per evitare il sovraffollamento degli inferi.

Gli angeli esorcisti (Adamo in particolare) sono rappresentati come dittatori dispotici, boriosi, annoiati e con il mondo in mano, incapaci di distinguere realmente il bene e il male. Adamo è un personaggio che nessuno, tra gli spettatori, avrebbe mai pensato potesse meritare il Paradiso, dato il suo atteggiamento crudele e sanguinolento. Eppure, così è stato deciso. Come mai? La spiegazione più in voga e realistica, è che Adamo, agendo per conto di Dio, a prescindere dalla crudeltà delle sue parole e azioni, sia giustificato ad operare come più gli aggrada.

In poche parole, Adamo è la personificazione cartoonesca di ciò che accade spesso nella realtà, con figure di alto spessore nel clero; mentre lo sterminio dell’Inferno operato dagli angeli è la poco velata parabola delle antiche guerre sante, le crociate indette dalla nobiltà con l’appoggio e lo sprone della Chiesa, per liberare i luoghi dal dominio turco-musulmano. Come per le crociate, anche in “Hazbin hotel” dietro il motivo ufficiale dello sterminio, si nascondono altri interessi, molto meno santi e “ortodossi”.

In “Hazbin Hotel” Adamo è il personaggio tanto odiato che, non essendosi ribellato apertamente a nessuna legge di Dio (al contrario di Lilith e di Eva), merita il Paradiso. Nonché colui che lo spettatore vorrebbe vedere all’Inferno, al posto di anime dannate buone nel profondo, sofferenti e con tanta voglia di redimersi, come il pornodivo Angel Dust o l’ingenuo Sir Pentious.

Il ruolo fondamentale svolto dalla colonna sonora e dai testi della canzoni

Un’altra caratteristica inaspettatamente amata e geniale della serie “Hazbin hotel” è che sia un musical, pieno di parti cantate e ballate, nello specifico con due canzoni ad episodio. Ciò che sorprende in positivo è che, in genere, le canzoni inserite nel bel mezzo della storia, anche se a fini di trama, non vengono gradite proprio da tutti quanti. Invece, in questo caso specifico, la colonna sonora di Hazbin è talmente ben fatta, ben costruita, ben cantata e interpretata, da aver rapito indistintamente ogni spettatore, dagli amanti agli hater dei musical. Inoltre (dettaglio non da poco) il testo delle canzoni racconta e spiega molto bene alcune dinamiche della storia, spesso più dei dialoghi stessi, facendo proseguire la trama con più velocità e chiarezza.

Degna di nota e più amata dal pubblico, è soprattutto la dolorosa canzone dedicata al personaggio di Angel Dust, “Veleno”. Quest’ultima spiega in modo ipnotico, atroce e orecchiabilissimo la tragedia della condanna del pornoattore: Angel, infatti, ha donato l’anima ad un demone che lo obbliga a vendere il proprio corpo, “avvelenandolo” di giorno in giorno tramite un rapporto tossico che non gli lascia alcun libero arbitrio. Angel ha persino una sua importanza nella lotta femminista, in quanto è uno dei pochi personaggi maschili rappresentati che si prostituisce, per costrizione o per i propri scopi. Solitamente, questo scomodo ruolo è da sempre riservato ai personaggi femminili.

Da dove arriva l’ossessione per Hazbin hotel e il successo planetario

Ma sono solo queste le motivazioni dell’ossessione per Hazbin? A cos’altro è dovuto il successo pazzesco che ha portato la vendita di gadget della serie alle stelle e ha convinto cosplayer di tutto il mondo a impersonarne i protagonisti?

Innanzitutto, “Hazbin hotel” non è una serie per bambini. Nonostante i disegni alla Cartoon Network possano far pensare il contrario, si tratta di un prodotto riservato maggiormente ad un pubblico adulto: in essa troviamo scene di violenza sessuale, fisica e psicologica, una gran dose di splatter, e per finire, un linguaggio estremamente scurrile e sboccato, colmo di parolacce e insulti coloriti. Eppure, nonostante ciò, molti ragazzini e bambini hanno visto ugualmente “Hazbin hotel”. Lo stile cartoonesco associato a temi contemporanei maturi e adulti, uniti ad un modo di narrare brillante e umoristico, la rendono un’opera più unica che rara.

Come accennato in precedenza, oltre alla trama e alle musiche, sono i personaggi, in particolare, ad attirare l’attenzione dei più. Tra i più amati (se non il più amato) troviamo infatti Alastor, un potente demone della radio che, secondo le interpretazioni degli esperti, potrebbe essere ispirato ad alcune figure mitologiche o a serial killer davvero esistiti. Il fascino del personaggio ambiguo, a metà tra eroe e villain, come d’abitudine, non svanisce mai. Di seguito i degni di menzione oltre agli già citati: Vox, il demone della tv; Carmilla, la materna signora delle armi; Emily, l’angelo serafino dalla parte dei dannati; la coraggiosa eroina Charlie e la fidanzata di quest’ultima, nonché un angelo rinnegato.

Alice Gaglio per Questione Civile

Sitografia

www.hallofseries.com

www.serial.everyeye.it

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