Martin Lutero: il padre della Riforma Protestante

Martin Lutero

Con le tesi di Wittemberg di Martin Lutero inizia la spaccatura della Chiesa

Oggi l’Archivio di Storia Moderna inaugura un viaggio attraverso quel fenomeno che ha portato alla spaccatura della Chiesa ovvero la Riforma Protestante, iniziata nel 1517 con le famose di Wittemberg di Martin Lutero.

Biografia di Martin Lutero

Martin Lutero nacque il 10 novembre del 1483 a Eisleben (Sassonia, in Germania). Era figlio di un contadino (che fece fortuna grazie alle miniere di rame) e di una massaia. Frequentò la scuola di latino di Magdeburgo, presso “Fratelli della vita comune” e poi, nel 1501, si iscrisse presso l’Università di Erfurt.

Nel 1505 la sua vita cambiò radicalmente: un giorno, mentre si trovava in viaggio, venne sorpreso da un violento temporale e alle porte di un piccolo villaggio, Stotterheim, venne quasi ucciso da un fulmine. In quel momento fece una promessa a Sant’Anna: se si fosse salvato, avrebbe preso i voti. E così fu: contro la volontà paterna, poco dopo entrò a far parte dell’Ordine degli Agostiniani. Qui acquisì una grande conoscenza delle Sacre Scritture, approfondì le lettere di San Paolo e gli scritti di Sant’Agostino. Nel 1508, grazie al frate Johann Von Staupitz, ebbe la cattedra di Filosofia morale e dialettica presso l’Università di Wittemberg: qui approfondì l’Etica Nicomachea di Aristotele. Nel 1511 si laureò in Teologia.

La dottrina di Martin Lutero

Proprio in quel periodo, la sua dottrina cominciò a prendere forma. Fondamentale fu l’episodio (trattato proprio da lui) dell’”Esperienza della torre” (o Turmerlebnis) che rappresentò una vera e propria illuminazione per la teorizzazione della sua dottrina, la quale si fonda su specifici assunti di base: la “giustizia” (quella di Dio) salvifica e la salvezza viene donata non per le opere (carità, ricerca delle indulgenze) ma attraverso la fede che si trova leggendo le Sacre Scritture (salvezza per sola grazia); non vi è più bisogno del “sacerdote”, ovvero del mediatore tra l’uomo e Dio, in quanto quest’ultimo sceglie direttamente chi salvare (Sacerdozio Universale); il libero esame delle Sacre Scritture (Sola Scriptura); la negazione dell’infallibilità papale.

Inoltre, vi è la riduzione dei sacramenti, in quanto per Lutero vi sono solo il battesimo e l’eucarestia, ovvero quelli nominati dal Vangelo.

Per quanto riguarda l’eucarestia vi è una differenza: per la Chiesa Cattolica si verifica quella che è denominata “transustanziazione”, ovvero la reale trasformazione del pane e del vino in corpo e sangue di Cristo, mentre per Lutero si manifesta la “consustanziazione”, ovvero che pane e vino mantengono la loro natura fisica e diventano anche il corpo e il sangue di Cristo.

Le 95 Tesi di Wittemberg : l’inizio della Riforma Protestante

Autorevoli storici hanno sostenuto che le 95 Tesi furono in realtà inviate il 31 ottobre 1517 ai vescovi interessati e che furono diffuse solo dopo la mancata risposta dei vescovi. L’episodio dell’affissione è raccontata nel 1546 da Filippo Melantone, umanista, teologo, astrologo tedesco, amico personale di Martin Lutero e uno dei maggiori protagonisti della Riforma protestante, noto per aver contribuito, in pieno rinascimento europeo, a porre le fondamenta della moderna psicologia.

La scomunica e lo scontro con Chiesa e Impero

Si inasprì lo scontro con le alte gerarchie cattoliche. Nel 1520 Papa Leone X emanò la famosa “Exsurge Domine”, una bolla papale che intimava Lutero di ritrattare le sue tesi; Il teologo rispose in modo provocatorio, bruciando la bolla papale.

Nel gennaio 1521,con la bolla “Decet Romanum Pontificem”, Lutero venne scomunicato.

Ad aprile dello stesso anno, il nuovo imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, Carlo V, gli diede la possibilità di ammettere i propri errori nella “Dieta di Worms” del 1521. Anche qui, rifiuta l’assoluzione e l’imperatore lo bandì dall’Impero.

La rivolta dei contadini

Nel 1524, nelle campagne tedesche, iniziarono le rivolte da parte dei contadini. Stanchi di essere sfruttati dai Signori, cominciarono a incendiare castelli e monasteri. La protesta si estese anche l’anno successivo.

I contadini indicarono proprio Lutero come loro guida, ma il monaco prese le distanze da questi. Disse infatti che non avevano alcun diritto ad appellarsi al Vangelo, in quanto quest’ultimo esclude la violenza; inoltre solo Dio poteva punire le ingiustizie.

A capo della rivolta si mise comunque un’altra persona, Thomas Müntzer. Il 15 maggio 1525 la rivolta terminò con la battaglia di Frankenhausen (nella regione della Turingia), dove Müntzer venne fatto prigioniero e poi ucciso. Dopo la rivolta, i principi tedeschi misero in atto una violentissima repressione, uccidendo oltre centomila contadini.

La diffusione in Europa della dottrina di Lutero

Martin Lutero morì nel 1546. La sua teoria, però, si diffuse in tutta Europa, a partire dalla Svizzera con il teologo umanista Zwingli, poi con il teologo francese Calvino. Arrivò in Francia con gli ugonotti e in Inghilterra, dove nacque il puritanesimo e dove nacque la Chiesa Anglicana, attraverso lo scisma provocato dal re Enrico VIII.

Margherita Rugieri per Questione Civile

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