Austria: le elezioni che ridisegnano il futuro del Paese

Austria

Analisi delle recenti elezioni in Austria

Il Partito della Libertà (FPÖ), noto per le sue posizioni di estrema destra, il 29 Settembre 2024 ha annunciato l’inizio di una nuova era politica in Austria, secondo quanto dichiarato dal suo leader Herbert Kickl ai sostenitori in occasione di una storica vittoria elettorale.

“Gli austriaci hanno fatto la storia”

Con metà dell’Austria che si tinge di blu scuro, colore utilizzato durante la campagna, il segretario generale del Partito della Libertà (FPÖ), Michael Schnedlitz, ha dichiarato che “oggi gli austriaci hanno fatto la storia”. Tuttavia, non ha fornito dettagli su quale tipo di coalizione il suo partito intenda formare.

Primi risultati delle elezioni in Austria

Secondo i risultati preliminari, il FPÖ ha conquistato 56 seggi in un parlamento di 183, mentre il Partito Popolare Conservatore (ÖVP) ne ha ottenuti 52 e i socialdemocratici 41. Herbert Kickl, il carismatico leader del FPÖ, ha promesso di erigere la “Fortezza Austria” per ripristinare sicurezza, prosperità e pace, sottolineando il suo allineamento con Viktor Orban in Ungheria.

L’affluenza alle urne è stata significativa, con il 74,9% degli elettori austriaci che si sono recati alle urne. Le elezioni sono state fortemente influenzate da temi come immigrazione e asilo, insieme alle diverse preoccupazioni per l’economia in crisi e gli effetti della guerra in Ucraina.

Il leader socialdemocratico Andreas Babler ha avvertito che l’Austria non dovrebbe seguire il modello ungherese, Kickl ha inoltre evocato l’idea di diventare il “Volkskanzler” (cancelliere del popolo), un termine che suscita inquietudini in alcuni austriaci per il suo legame storico con Adolf Hitler.

I risultati provvisori indicano che il FPÖ ha ottenuto il 29,2% dei voti, superando di quasi tre punti il Partito Popolare Conservatore (ÖVP), che si è fermato al 26,5%. Tuttavia, entrambi i partiti sono distanti dalla maggioranza assoluta. Kickl ha celebrato questo traguardo come un segno di “ottimismo, coraggio e fiducia” da parte degli elettori, definendo la vittoria un “pezzo di storia”. Nonostante l’FPÖ abbia già partecipato a governi di coalizione in passato, l’ÖVP ha escluso l’idea di unirsi a un esecutivo guidato da Kickl.

Il Partito austriaco FPÖ

 Fondato da ex nazisti negli anni Cinquanta, il partito è recentemente stato al centro di polemiche; due giorni prima delle elezioni, alcuni candidati sono stati filmati mentre intonavano una canzone delle SS a un funerale. Alla luce della vittoria del FPÖ, un gruppo di manifestanti ha fatto la sua apparizione fuori dal Parlamento, brandendo striscioni antinazisti.

In passato, il Presidente austriaco Alexander Van der Bellen ha sollevato preoccupazioni riguardo al Partito della Libertà (FPÖ), criticandolo per le sue posizioni contrarie all’Unione Europea e per la mancanza di una chiara condanna dell’invasione russa dell’Ucraina. Il FPÖ si oppone alle sanzioni imposte dall’UE a Mosca, giustificando la sua posizione con il principio di neutralità dell’Austria. Inoltre, molti deputati del partito avevano abbandonato un intervento tenuto l’anno scorso in Parlamento a Vienna dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La vittoria di Herbert Kickl segna l’ultimo di una serie di successi elettorali per i partiti di destra radicale in Europa: in Italia, Giorgia Meloni guida una coalizione di destra con il suo partito Fratelli d’Italia, mentre in Germania l’AfD ha registrato risultati positivi nei sondaggi nello stato orientale della Turingia. In Francia, il National Rally ha trionfato alle elezioni europee di giugno scorso.

Chi è Herbert Kickl: Il volto della destra austriaca

Herbert Kickl è un membro di spicco del Partito della Libertà d’Austria (FPÖ), divenuto recentemente una figura centrale nel panorama politico europeo grazie alle sue posizioni ferme su temi di immigrazione e sicurezza. Nato il 19 ottobre 1968 a Villach, Kickl ha costruito una carriera politica contrassegnata da scelte audaci e una retorica definibile provocatoria.

Prima di entrare nel mondo della politica, ha lavorato nel settore della comunicazione, occupando ruoli in diverse istituzioni pubbliche e private. Negli anni ’90, ha unito le forze con il FPÖ, iniziando una rapida ascesa all’interno del partito.

Inoltre, dal 2017 al 2019, ha ricoperto il prestigioso incarico di Ministro dell’Interno nel Governo di coalizione guidato dal cancelliere Sebastian Kurz. In questa veste, ha implementato politiche di controllo dell’immigrazione particolarmente rigide, guadagnandosi la reputazione di un politico senza compromessi.

Dopo la caduta del Governo nel 2019, Kickl è emerso come figura chiave nel FPÖ, assumendo un ruolo di leadership e diventando un candidato influente nelle elezioni successive. Le sue posizioni nazionaliste e populiste si sono manifestate in un forte rifiuto dell’immigrazione, accompagnato da critiche serrate nei confronti dell’Unione Europea e delle sue politiche considerate eccessivamente liberali.

Controverso e spesso al centro di dibattiti accesi, è un personaggio che suscita reazioni polarizzate: la sua retorica incisiva e il suo approccio diretto attirano tanto sostenitori quanto oppositori, rendendolo un protagonista indiscusso della politica austriaca contemporanea.

I principali attori delle elezioni in Austria

Oltre al FPÖ, ecco una breva descrizione dei principali attori di queste elezioni:

Partito Popolare Austriaco (ÖVP)

  • Leader: Karl Nehammer
  • Posizioni: Centro-destra, conservatore, con un’attenzione a temi economici e sociali. Ha cercato di mantenere un equilibrio tra le posizioni di destra e il consenso europeo.

 Partito Socialdemocratico Austriaco (SPÖ)

  • Leader: Andreas Babler
  • Posizioni: Centro-sinistra, focalizzato su diritti sociali, uguaglianza e politiche per il welfare. Ha avvertito contro l’ascendenza dei partiti di destra.

Verdi(Die Grünen)

  • Leader: Werner Kogler
  • Posizioni: “Green”, progressista, con un forte impegno su questioni ambientali, diritti umani e giustizia sociale. I Verdi cercano di attrarre gli elettori con un’agenda ecologica.

Neos – Il Nuovo Partito

  • Leader: Beate Meinl-Reisinger
  • Posizioni: Liberalismo sociale e progressista, con un focus su libertà individuali, innovazione e riforme economiche.

Partito Nazionale (FPÖ)

  • Leader: Simon Wiesenthal
  • Posizioni: Piccolo partito con una piattaforma nazionalista, simile al FPÖ ma meno influente a livello nazionale.

Partito della Libertà Sociale (SLP)

  • Leader: Un gruppo di attivisti
  • Posizioni: Estrema sinistra, con un focus su diritti dei lavoratori e giustizia sociale, ma con un’influenza limitata.

Partito Pirata

  • Leader: Un gruppo di giovani attivisti
  • Posizioni: Focalizzato su libertà civili, trasparenza governativa e diritti digitali, ha attratto un elettorato più giovane.

Le elezioni hanno visto un crescente sostegno per il FPÖ, rispecchiando una tendenza più ampia in Europa verso partiti di destra e nazionalisti. Le questioni di immigrazione e sicurezza hanno dominato il dibattito, con gli altri partiti che si sono trovati a dover rispondere alle preoccupazioni degli elettori. Dopo la vittoria, il FPÖ ha dichiarato l’intenzione di formare una coalizione, ma l’ÖVP ha escluso la possibilità di unirsi a un governo guidato da Kickl, andrà pertanto seguita ulteriormente la vicenda per vedere i futuri programmi e coalizioni.

Sonia Bono per Questione Civile

Sitografia:

 www.bbc.com

www.bundeswahlen.gv.at

www.euronews.com

www.kleinezeitung.at

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