Marie Antoinette: la vita della Regina a Versailles

Marie Antoinette

Lo stile di vita dell’ultima Regina di Francia secondo Sofia Coppola: Marie Antoinette 

La Regina che ha sperperato le finanze francesi, colei che ha portato il popolo a ribellarsi all’Ancient Regime. Marie Antoinette di Francia (d’Asburgo – Lorena prima del fidanzamento) è stata senza dubbio la Regina più odiata dai francesi, ma anche colei che ha caratterizzato lo stile e la moda degli ultimi decenni del Settecento. La regista Sofia Coppola (figlia di Francis Ford, fautore di capolavori cinematografici come “Il Padrino” o “Dracula di Bram Stoker”, solo per citarne alcuni) rivisita in chiave moderna la vita della sovrana nel film del 2006, che vede protagonista Kirsten Dunst (famosa per aver intepretato Mary Jane Watson nella trilogia di “Spiderman”, a fianco di Tobey Maguire e James Franco).

Trama di “Marie Antoinette”

L’Imperatrice d’Austria Maria Teresa, per rafforzare l’alleanza franco- austriaca, concede in sposa all’erede di Francia Luigi Augusto, nipote di Re Luigi XV,  la figlia minore, Marie Antoinette. Nel 1770, la ragazza, letteralmente spogliata di tutto ciò che è austriaco, entra in suolo francese e, con il matrimonio, diventa Delfina di Francia.

La giovane reale si trova sin da subito in difficoltà con il rigido protocollo francese attuato presso la splendida corte di Versailles; non pensa ai doveri reali, nonostante i vari richiami della madre e dell’ambasciatore austriaco. Passa molto tempo con la principessa di Lamballe e la duchessa di Polignac, sue fedeli dame di compagnia. A causa della sua indifferenza e della timidezza di Luigi Augusto, il matrimonio non viene mai consumato durante i primi anni.

Nel frattempo Luigi XV si ammala di vaiolo e muore: ancora in balia della loro giovinezza, Marie Antoinette e il marito si ritrovano a governare una Nazione in grave difficoltà, soprattutto dal punto di vista delle finanze. La nuova Regina di Francia continua il suo eccessivo stile di vita, giocando d’azzardo, comprando vestiti, parrucche e costosi gioielli, organizzando feste. 

Dopo l’intervento del fratello di Marie Antoinette, Giuseppe II d’Austria, il matrimonio viene consumato e la Regina rimane incinta della prima figlia, Maria Teresa. Poco dopo, la Regina intraprende una relazione extraconiugale con il conte svedese Axel Von Fersen, conosciuto qualche anno prima.

Verso la conclusione del film, la sovrana dà alla luce l’erede al trono, Luigi Giuseppe, ma si assiste anche al funerale di un altro figlio (dovrebbe trattarsi proprio di Luigi Giuseppe o Sofia Elena Beatrice). La pellicola si conclude nel 1789, quando i rivoluzionari arrivano a Versailles (la marcia di ottobre); la famiglia reale lascia per sempre la reggia per trasferirsi a Parigi.

Milena Canonero dietro la perfezione dei costumi

Questo film ha vinto nel 2007 l’Oscar per i migliori costumi: premio meritato per la costumista italiana Milena Canonero, che ha lavorato nella sua lunga carriera con registi come Stanley Kubrick (creando gli abiti per film rimasti immortali come “Arancia meccanica”), Francis Ford Coppola (Il Padrino – Parte III), Roman Polanski e tanti altri.

I merletti, i colori, i cappelli: il film, grazie a questi costumi, riporta con la fantasia a quel periodo storico, caratterizzato dalla stravaganza della moda Rococò. 

La chiave pop (ma anche un po’ punk) in “Marie Antoinette”

La raffinatezza della corte francese di Versailles viene spezzata a volte da scene caratterizzate da elementi dell’epoca contemporanea: proprio i titoli di testa del film sono accompagnati da una canzone dal titolo“Natural’s Not In It”  di un gruppo punk inglese famoso negli anni ’80, i Gangs of Four. Nella stessa scena, inoltre, compaiono un paio di converse. 

Un’altra scena interessante è il “momento privato” della sovrana con le sue dame di compagnia, che vengono servite di deliziosi e particolari dolci e di champagne, mentre si divertono a giocare a carte (con tanto di fiches) e a provare meravigliosi accessori, come collane e scarpe. Anche in questo caso, la scena è accompagnata da una canzone contemporanea: si tratta di un remix di una canzone degli anni ’60, intitolata “I want candy”.

Una scena del film

Anche per la scena del compleanno della Regina viene scelta una canzone degli anni ’80 ovvero Ceremony del gruppo New Order. 

I titoli di coda sono accompagnati dalla canzone “All cats are grey” dei The Cure.

Curiosità del film 

Nella pellicola sono presenti anche attori come Jamie Dornan ( il successo lo raggiunge intepretando Christian Grey nella trilogia di Cinquanta Sfumature, al fianco di Dakota Jonhson), che interpreta il conte Fersen; è presente anche un’attrice italiana ovvero Asia Argento (la figlia del maestro dell’horror italiano Dario), che nel film presta il volto a Madame Du Barry, la favorita del Re. 

Questa pellicola, inoltre, è tratta da un romanzo intitolato “La solitudine di una regina”, scritto da Antonia Fraser. 

Verità storica in “Marie Antoinette”

Il film presenta confusione per quanto riguarda i figli della coppia reale: nella realtà, i sovrani di Francia hanno avuto quattro figli, di cui tre morti prematuramente (Sofia Elena muore nel 1787, Luigi Giuseppe nel 1789 e Luigi Carlo nel 1795); solo Maria Teresa vivrà più a lungo.

Viene mostrato anche il freddo rapporto tra Marie Antoinette (ancora Delfina) e Madame Du Barry: le due, infatti, anche nella realtà, non si sopportavano. La futura Regina era disgustata dalle umili origini della contessa (entra a Versailles grazie al Cardinale Richelieu e prende il cognome dal primo marito Guillaume Du Barry).

La scena del ballo in maschera è ambientata presso l’Operà Garnier di Parigi: in realtà la costruzione del teatro viene realizzata tra il 1861 e il 1875, anno dell’inaugurazione.

Margherita Rugieri per Questione Civile

Sitografia

www.themacguffin.it

www.mymovies.it

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